"A QUESTO PORTA L'ARTE DI PROLUNGARE LA VITA UMANA: CHE, ALLA FINE, TRA I VIVENTI SI E' SOLO SOPPORTATI" I. Kant, Il Conflitto delle Facoltà (Der Streit der Fakultäten)

IL LIBRO - L'ALTRO KANT (Piccin Editore)

IL LIBRO - L'ALTRO KANT (Piccin Editore)
Il risultato di oltre 10 anni di ricerca per conoscere e capire meglio uno dei più grandi filosofi illuministi.

lunedì 3 agosto 2009

IL LIBRO: L'ALTRO KANT, L'UOMO E IL FILOSOFO


L'ALTRO

KANT

La malattia, l'uomo, il filosofo

FELLIN R. - SGARBI F. - CARACCIOLO S.

Introduzione di P. Vigorelli

(Piccin Nuova Libraria)

Kant uomo e Kant filosofo:
un inedito viaggio
nella vita e nelle opere del grande pensatore,
tra emozioni e ragione

Nel 1804, sfiorando l'ottantesimo anno di età, si spense uno degli esponenti più significativi della filosofia moderna: Immanuel Kant.
Morì pronunciando le parole: “Es ist gut”, E' bene…
Ma che tipo di uomo era Kant?
Quali erano le sue paure?
A cosa era interessato?
Come si comportava nella vita privata?
Quale fu la malattia che lo consumò e come la visse?
Le sue esperienze e le sue emozioni influirono sulla sua produzione filosofica?
Esce, edito da Piccin Nuova Libraria, un volume che, tramite contributi inediti, tenta di rispondere a questi interrogativi.
L’altro Kant, infatti, è un testo originale e ben documentato che nasce da oltre dieci anni di ricerche convergenti da parte di tre studiosi noti – Renato Fellin, Federica Sgarbi, Stefano Caracciolo - e affermati in campi culturali diversi – medicina, filosofia, psichiatria - che hanno unito le loro competenze per tratteggiare un profilo insolito di uno dei più grandi filosofi moderni.
Nel corso dei capitoli, si delineano tre “personaggi”: il filosofo, l’uomo, l’anziano malato.
Il Lettore si accorgerà quanto essi interagiscano e si illuminino vicendevolmente.
«L’altro Kant considerato in queste pagine – evidenzia Federica Sgarbi – è quello dell’indagine filosofica condotta anche in relazione alla vita emotiva dell’autore, con particolare riferimento al suo rapporto con la malattia».
Il filosofo, nato nel 1724, ebbe, nel corso dell’intera vita, un’attenzione costante ed esagerata per la propria salute tanto da portarci a considerarlo un ipocondriaco.
Per la prima volta, nel libro L’altro Kant, questo aspetto viene analizzato nel dettaglio, da diversi punti di vista, indagando il peso ch’esso ebbe sulla produzione filosofica dell’autore.
Nella Parte Prima (Breve biografia), nella Seconda (Il profilo psicologico) e nella Quarta (Kant e la malattia: l’uomo e il filosofo), gli Autori esplorano vita e opere del Maestro e propongono numerose e affascinanti correlazioni, con particolare attenzione a tre eventi: la precoce scomparsa della madre, la vista dell’antica torre di Loebenicht, la malattia dementigena.
Nella Parte Terza (La storia clinica), Renato Fellin riporta i numerosi segni e sintomi che testimoniano il decadimento cognitivo progressivo del filosofo negli ultimi anni e confronta, in modo pragmatico, il quadro clinico descritto con quello della malattia di Alzheimer.
Nella Parte Quarta (Kant e la malattia: l’uomo e il filosofo), Federica Sgarbi cura il difficile e complesso rapporto di Kant con il tema della malattia: passando in rassegna tutta l’opera kantiana, Sgarbi evidenzia brani e considerazioni del grande pensatore, analizzandone le correlazioni e le implicazioni.
Emerge come, verso il termine di una vita laboriosa e altamente produttiva, a partire dal 1796, Kant abbia cominciato a presentare segni e sintomi che sono suggestivi di una malattia dementigena, come la malattia di Alzheimer.
Tale affezione - reale e ben documentata - influì sulla sua produzione filosofica?
Sgarbi affronta, in modo assolutamente inedito, questo problema nella Parte Quinta, intitolata La filosofia degli ultimi anni: influenze della malattia?
La Parte Sesta, La lezione di Kant, è, infine, un omaggio degli autori alla grandezza della figura kantiana.